Il nostro sistema
I documenti societari
Attraverso questi documenti societari, condividiamo in modo trasparente le decisioni, le delibere e i principali dati contabili relativi alla nostra attività.
- Policy della Banca in materia di remunerazione e incentivazione 2024
- Attuazione Politiche di Remunerazione 2023
La disciplina CRD, Capital Requirements Directive, recepita dalla Banca d'Italia con la circolare 263/2006 ed entrata in vigore dal 2007, stabilisce che le istituzioni finanziarie pubblichino dati relativi al capitale e al risk management in base alle regole del Terzo Pilastro.
Il Titolo IV "Informativa al pubblico" della Circolare 263/06 della Banca d'Italia introduce l'obbligo di pubblicazione di informazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale, l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti alla identificazione, alla misurazione e alla gestione dei rischi di primo e secondo pilastro con l'obiettivo di rafforzare la disciplina di mercato.
L'informativa è organizzata in quadri sinottici ("tavole"), come previsto dall'allegato A del Titolo IV Sezione II della suddetta Circolare, ciascuno dei quali riguarda una determinata area informativa distinta fra:
informazioni qualitative, con l'obiettivo di fornire una descrizione delle strategie, processi e metodologie nella misurazione e gestione dei rischi;
informazioni quantitative, con l'obiettivo di quantificare la consistenza patrimoniale delle Banche, i rischi cui le stesse sono esposte, l'effetto delle politiche di Credit Risk Mitigation (CRM) applicate.
A partire dal 1° gennaio 2019, l'informativa al Pubblico è redatta dalla capogruppo Cassa Centrale Banca.
Procedure Deliberative in tema di Attività di Rischio e Conflitti di Interesse nei confronti di Soggetti Collegati
La disciplina delle operazioni con parti correlate contenuta nel Titolo V, Capitolo 5 della Circolare 263 del 2006 (di seguito anche "Disposizioni") mira a presidiare il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali di una banca possa compromettere l'imparzialità e l'oggettività delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti e ad altre transazioni nei loro confronti, con possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione della banca a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, potenziali danni per depositanti e azionisti.
A tal fine, le disposizioni di Vigilanza contenute nella citata circolare prevedono che ciascuna banca debba individuare in modo puntuale le Procedure Deliberative applicabili alle operazioni con Soggetti Collegati.