L’assemblea dei Soci di BTL Banca del Territorio Lombardo, riunitasi in sessione ordinaria presso l’Auditorium BTL di Pompiano ha approvato oggi il bilancio al 31 dicembre 2019 con 1.436 voti favorevoli, pari al 97,1 % dei Soci intervenuti, 6 contrari e 36 astenuti.
Una partecipazione significativa quella dei Soci BTL – erano presenti per delega complessivamente 1.479 soci pari al 20 % della compagine sociale - soprattutto con riguardo alla particolarità di svolgimento che prevedevano il divieto alla presenza fisica dei soci imposte dall’emergenza Coronavirus.
L’Assemblea dei Soci di BTL ha infatti aperto la particolare stagione assembleare delle banche di credito cooperativo quest’anno caratterizzata da modalità messe in campo per rispondere alle limitazioni imposte dalle disposizioni Covid e di fatto mai sperimentate nella loro ultracentenaria storia. Al fine di ridurre al minimo i rischi connessi all'emergenza sanitaria in corso, la Banca si è infatti avvalsa della facoltà - stabilita dal Decreto 'Cura Italia' - di prevedere che l'intervento dei Soci in Assemblea potesse avvenire esclusivamente tramite il Rappresentante Designato – individuato per BTL nell’avv. Giovanni Valli - senza partecipazione fisica da parte dei Soci.
Uno sforzo organizzativo notevole per la banca presieduta da Ubaldo Casalini e diretta da Matteo De Maio – 71 filiali, oltre 75.000 clienti e 7.700 soci - che ha però consentito nelle scorse settimane, attraverso un apposito seggio costituito presso tutte le filiali della banca, che i Soci potessero comunque partecipare attivamente a questo passaggio della vita della cooperativa, delegando il rappresentante designato e dando allo stesso la propria indicazione di voto rispetto ai vari punti all’ordine del giorno.
LE RISULTANZE DEL BILANCIO 2019
Tra gli altri punti all’ordine del giorno dell’Assemblea - approvazione delle politiche di remunerazione (1399 favorevoli, 15 contrari, 64 astenuti e 1 non votante), la stipula di polizza per amministratori e sindaci (1405 favorevoli, 22 contrari, 48 astenuti e 4 non votante) e la determinazione della esposizione massima concedibile (1405 favorevoli, 5 contrari, 67 astenuti e 2 non votante) - i soci BTL sono stati chiamati a votare l’approvazione del bilancio al 31.12.2019 chiuso con un risultato negativo di 21,4 milioni di Euro.
“Il risultato 2019, fortemente influenzato dalle rettifiche di valore per rischio di credito – ha sottolineato il Presidente Ubaldo Casalini – segna il percorso portato avanti con determinazione da questo Consiglio di Amministrazione nella direzione di alleggerire la banca del peso del credito deteriorato originato negli anni precedenti, consentendole di sviluppare appieno le già evidenti potenzialità commerciali e di redditività.”
Nel dettaglio indicazioni positive emergono dal processo di revisione dei modelli di business avviato dalla banca sul fronte delle nuove fonti di redditività da servizi in grado di compensare il progressivo calo del margine d’interesse.
Lo conferma il dato sul margine di intermediazione che si attesta a 70,03 milioni di Euro, in aumento del 17 % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, frutto della strategia di diversificazione delle fonti di reddito attuata dalla banca, e in particolare dall’apporto dell’attività di collocamento, gestione, intermediazione e consulenza di prodotti finanziari di terzi e dei prodotti di bancassicurazione. L’apporto commissionale netto è pari a 25,34 milioni, in crescita del 10 % sul 2019.
Il risultato 2019 appare peraltro fortemente influenzato dal dato sulle rettifiche di valore nette per rischio di credito, in aumento del 256 %. Si riflette in tale aggregato, coerentemente con le indicazioni dettate dalla BCE, l’impatto degli accantonamenti sulle nuove posizioni classificate a NPL e dell’adozione della nuova Policy per la classificazione e valutazione del Credito della Banca e di Gruppo.
A fronte di ciò le attività deteriorate, comprendenti sofferenze, inadempienze probabili e scaduti sconfinanti deteriorati, risultano in diminuzione del 25% sul dato di fine 2018 per effetto della politica di riduzione del credito deteriorato attuata nel corso dell’anno.
Di seguito si riportano i principali dati di bilancio al 31.12.2019:
Coefficienti patrimoniali: Total Capital ratio 14,40%, Coefficiente di CET1 10,82%
Fondi propri: 207milioni,
Proventi operativi netti: 70,029 (59,705 a.p., +17%)
Spese amministrative: 50,074 (50,567 a.p., -1 %)
Cost income ratio: 65,93%
Rettifiche/ riprese di valore su crediti : 44,904 (12,625 a.p., +256%)
Risultato di esercizio: -21,459 milioni
Raccolta da clientela: 2.766,58 milioni (2.720,73 a.p., +2%)
Raccolta diretta: 2.099,918 milioni (2.135,21 a.p., - 2%)
Raccolta indiretta: 673,662 milioni (585,52 a.p., +15%)
Crediti netti da clientela: 1.623,966 milioni (1.652,09 a.p., - 2%)
Sofferenze nette / crediti v. clientela: 3,87% (2,65 % a.p)
Copertura del credito deteriorato: 51% (48% a.p.)
Nr. Sportelli: 71
Collaboratori: 387
Competenza territoriale: 211 comuni lombardi, 1 comune trentino, 5 comuni veneti.
Soci: 7.738
Clienti: 75.183
Raccolta da clientela
Complessivamente le masse amministrate per conto della clientela – costituite dalla raccolta diretta, amministrata e dal risparmio gestito – ammontano a 2.766 milioni di Euro, evidenziando un aumento su base annua del 2 %. La raccolta diretta da clientela ammonta a 2.093 milioni di Euro, in flessione del 2%, mentre la raccolta indiretta ammonta a 673,66 milioni Euro segnando un incremento del 15% rispetto all’esercizio scorso.
Impieghi verso la clientela
I crediti verso clientela, al netto dei dubbi esiti e degli accantonamenti, ammontano a 1.624 milioni di Euro in diminuzione del 2 % rispetto alla fine del 2018.
Le attività deteriorate, che comprendono sofferenze, inadempienze probabili e scaduti sconfinanti deteriorati, ammontano a 139 milioni di Euro in diminuzione del 25% sul dato di fine 2018 per effetto della politica di riduzione del credito deteriorato attuata nel corso dell’anno.
Patrimonio netto Fondi Propri e adeguatezza patrimoniale
Al 31 dicembre 2019 il patrimonio netto contabile ammonta a 122,066 milioni Euro.
Il capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) della Banca, determinato in applicazione delle norme e dei riferimenti summenzionati, ammonta a 155,87 milioni di Euro. Il capitale di classe 1 (Tier 1 – T1) è pari a 156 milioni di Euro. Il capitale di classe 2 (Tier 2 – T2) è pari a 51,59 milioni di Euro. I fondi propri si attestano, pertanto, a 207,46 milioni di Euro.
La Banca presenta un rapporto tra capitale primario di classe 1 ed attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) pari al 10,82% (11,05% al 31/12/2018); un rapporto tra capitale di classe 1 ed attività di rischio ponderate (T1 capital ratio) pari al 10,82% (11,05% al 31/12/2018); un rapporto tra fondi propri ed attività di rischio ponderate (Total capital ratio) pari al 14,40% (14,45% al 31/12/2018).
Margine di interesse e margine di intermediazione
Il margine di interesse si attesta a 39,57 milioni di Euro in leggero aumento rispetto ai 39,23 milioni del 2018. Il margine di intermediazione sale a 70,03 milioni di Euro rispetto ai 59,70 milioni del 2018 presentando un sensibile aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente pari a 10,32 milioni di Euro (+17%), per effetto del miglioramento di tutte le voci che lo compongono. Le commissioni nette ammontano a 25,34 milioni Euro e risultano in aumento del 10 % rispetto al 2018.
Costi operativi
Le spese amministrative che sommano le spese per il personale e le altre spese amministrative ammontano a 50,07 milioni di Euro, registrando una diminuzione dell’1 %. Le spese del personale dipendente si attestano a 28,85 milioni, in aumento di 707 mila Euro (+2,55%) mentre le altre spese amministrative ammontano a 21,22 milioni, in diminuzione del 5% sul 2018.
Le rettifiche di valore nette per rischio di credito risultano in aumento del 256% attestandosi a 44,9 milioni, si riflette in tale aggregato l’impatto degli accantonamenti sulle nuove posizioni classificate a NPL e dell’adozione della nuova Policy per la classificazione e valutazione del Credito della Banca e di Gruppo.
La perdita d’esercizio, pari a 21,46 milioni di Euro, risulta dalla differenza di 45,07 milioni Euro di rendite e di 66.53 milioni Euro di spese.
L’IMPEGNO IN TEMPO DI CORONAVIRUS
Un vero e proprio piano straordinario di intervento quello messo in campo nelle scorse settimane da BTL Banca del Territorio Lombardo per fare fronte alle difficoltà economiche di famiglie e imprese seguite all’emergenza Covid-19.
In questi difficili mesi ci siamo mossi su due fronti – spiega il Direttore Generale di BTL Matteo De Maio – in un primo tempo quello di garantire la sicurezza di soci, clienti e collaboratori a tutela della salute di tutti. Ecco allora l’impegno a mettere a disposizione della clientela tutte le possibilità di contatto a distanza e una informazione continua sulla nostra operatività. Massima accessibilità dei canali digitali e un numero verde dedicato sono gli strumenti che abbiamo approntato.
Il secondo fronte tempestivamente aperto è stato quello delle misure economiche e, per quanto ci compete, della necessità di dare risposte quanto più tempestive e mirate alle richieste di credito del tessuto economico.
Tre i livelli di intervento previsti da BTL Banca per consentire di utilizzare tutti gli strumenti possibili: da quelli previsti dai decreti del Governo con i diversi finanziamenti previsti dal Decreto Liquidità, a quelli frutto di accordi collettivi tra ABI e le imprese, alle specifiche iniziative messe in campo da BTL e dal Gruppo Cassa Centrale.
Pur essendo ancora in rapida evoluzione, i numeri di questo impegno che ha comportato uno sforzo organizzativo straordinario di tutte le funzioni aziendali, parlano ad oggi, sul fronte delle sospensioni concesse secondo le varie modalità previste, di un totale di 3.296 moratorie perfezionate per un montante complessivo pari a 554,3 milioni di Euro.
Alla stessa data si contano n. 1.698 pratiche di finanziamento “entro i 25.000 Euro” garantite da MCC per totali 33,7 milioni di Euro e n. 623 pratiche deliberate per un totale di 225 milioni di Euro oltre i 30.000 Euro. Sono 120 infine le richieste di anticipo cassa integrazione evase per un importo complessivo di 134.000 Euro.
“L’emergenza scatenata dal Coronavirus – ha sottolineato il Presidente Ubaldo Casalini - ci chiama ad una nuova assunzione di responsabilità a cui non vogliamo sottrarci. Accanto a quella sanitaria, è infatti già in atto una seconda grave emergenza, quella economica, i cui danni cominciano già a far sentire i propri effetti su famiglie e imprese del territorio lombardo. L’impegno che ci siamo dati è quello di mettere a disposizione del nostro territorio, nel limite delle nostre possibilità, tutti gli strumenti in nostro possesso per rendere meno grave il peso di questa congiuntura”.