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Archivio storico BTL. Dal "Piano Verde" al PNRR

Dall'archivio storico BTL, riemerge la relazione al Bilancio 1963 della Cassa Rurale ed Artigiana di Pompiano presentata nell'assemblea del 19 aprile 1964. La Cassa rurale si interroga sul suo ruolo e guarda alle grandi trasformazioni e agli investimenti statali che interessano la società italiana.

Magazzino Cassa Rurale

E' il 19 aprile 1964. La Cassa rurale e i suoi soci si ritrovano in Assemblea per celebrare i primi 45 anni di vita e dare lettura e approvazione alla relazione al bilancio di esercizio 1963.

 

"Signori Soci - questo l'incipit della relazione - Prima di iniziare l’esame del bilancio dell’esercizio 1963, permetteteci ricordare che quest’anno si compie il 45° anno di fondazione della nostra Cassa Rurale.

 

E’ stata fondata nel 1919 da un gruppo di nostri padri (…) I fondatori sentirono il bisogno di dar vita a questa nobile forma di cooperazione cristiana convinti d’istituire un mezzo concreto ed efficacie per il miglioramento delle condizioni morali ed economiche dei Soci e di tutti i cittadini.

 

Nonostante una operatività limitata ai confini comunali e un solo sportello, la relazione letta ai Soci alza decisamente lo sguardo rispetto al suo ambito locale e si interroga sul ruolo della Cassa Rurale in un Paese che cambia e si evolve in maniera molto più rapida rispetto al passato.

 

"La Cassa Rurale rappresentava il centro propulsore di tutte le attività inspirate a questi fini sociali e mutualistici. Anche oggi, a distanza di 45 anni, la Cassa Rurale conserva intatte le proprie finalità, realizzandole e dilatandole con una visione più aggiornata ed attuale, in sintonia con le esigenze nuove che via via si manifestano". 

 

Tutto questo oggi basta, pare di capire dalla relazione al bilancio, che infatti poco più avanti evidenziava che se

 

“ieri era sufficiente procurare mezzi finanziari a basso costo per l’agricoltura e l’artigianato: oggi accanto al finanziamento è necessario un indirizzo tecnico conforme alla programmazione economica nazionale che dovrebbe indicarci le produzioni da intensificare rispetto ai consumi di cui abbisogniamo. È necessario far arrivare agli operatori e produttori le provvidenze che lo Stato va elaborando, vedi Piano Verde”.

 

Si fa riferimento al cosiddetto “Piano Verde”, il piano quinquennali di interventi statali avviato a seguito della Legge 454 del 2 giugno 1961 “per lo sviluppo economico-sociale dell'agricoltura, l'incremento della produttività e della occupazione, il miglioramento delle condizioni di vita e la elevazione dei redditi di lavoro delle popolazioni rurali, l'adeguamento della produzione agricola alle richieste dei mercati interni ed internazionali, anche mediante riconversioni colturali, la stabilità dei prezzi dei prodotti agricoli”.

 

"Far arrivare agli operatori e produttori le provvidenze che lo Stato va elaborando".

 

Un parallelo decisamente interessante con l'attualità quello del Piano Verde, un pacchetto di interventi statali quinquennale che prevedeva un importo complessivo di investimenti pari a 550 miliardi di lire. 

 

Praticamente, a livello nazionale, un PNRR ante litteram dedicato allo sviluppo agricolo.

 

È necessario - la conclusione degli amministratori - suscitare altre fonti di lavoro per occupare in loco la mano d’opera esuberante che le attività tradizionali non riescono ad assorbire. È necessaria una casa propria per tutti i ceti sociali. Sono necessari centri ricreativi, formativi e culturali adatti alla gioventù”.

 

In poche parole. La piccola Cassa Rurale si prepara a suo modo ad essere motore dei grandi cambiamenti sociali ed economici in atto anche nella sua comunità. 

 

(Fonte Archivio Storico BTL – Bilancio annuale dell’esercizio 1963 - Cassa Rurale ed Artigiana di Pompiano – 19 aprile 1964)

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